Un manifesto per le Rsa
Tredici associazioni nazionali del settore Rsa hanno sottoscritto un manifesto con alcune richieste rivolte al Governo, ispirate a un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile.
Tredici associazioni nazionali del settore Rsa hanno sottoscritto un manifesto con alcune richieste rivolte al Governo, ispirate a un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile.
Importanti contributi e interventi, il 6 dicembre scorso, al convegno promosso dalla Fondazione Turati a Firenze per parlare di «Legge finanziaria, welfare e terzo settore: quale futuro?».
La sanità, come ci dicono i sondaggi di opinione e le ormai frequenti inchieste giornalistiche sul tema, è una questione centrale per i cittadini. Ma quali sono nello specifico le percezioni degli italiani sul nostro sistema sanitario? Riprendiamo da Percorsi di secondo welfare una sintesi dell'approfondimento curato da Luciano Pallini sulla base dei dati offerti dall’Indagine europea sulla salute 2019. L'articolo evidenzia la necessità, prima ancora che di nuove risorse, di recuperare efficienza ed efficacia della spesa: non si può, infatti, versare acqua in un secchio bucato e poi lamentarsi perché questo non si riempie.
Secondo i risultati dell’ultima Indagine europea sulla salute (EHIS), effettuata nel 2019, nell’Ue i cittadini che non riescono a ricevere le prestazioni sanitarie loro prescritte per ragioni di lista di attesa sono in media il 19,4%. Con molte, differenze, però, tra un Paese e l’altro. Tra i fattori determinanti anche la spesa pro-capite.
I risultati dell'ultima Indagine europea sulla salute (EHIS) rivelano aspetti sul rapporto tra i cittadini e le prestazioni sanitarie in Italia, mostrando ad esempio quanto vi incidano fattori quali liste d'attesa, ritardi, difficoltà nei trasporti e costi.
Quarto appuntamento con l'approfondimento sul rapporto degli italiani con la sanità a partire dall'Indagine europea sulla salute (EHIS). Stavolta il tema trattato è quello dei ricoveri ospedalieri.
Gli esami specialistici, dall'eccesso di domanda alle liste d'attesa, sono il tema del terzo articolo di approfondimento attorno al rapporto dei cittadini italiani con la sanità. La serie è realizzata a partire dai risultati ottenuti per il nostro Paese da un'indagine condotta a livello europeo.
Seconda parte del nostro approfondimento sul rapporto dei cittadini con la sanità e su come il nostro Paese si colloca a tal proposito nel panorama europeo: in questo articolo è trattato, in particolare, il ruolo del medico specialista. Tra i fattori presi in considerazione ci sono la frequenza nelle visite, la presenza di esenzioni e i costi, le differenze tra pubblico e privato.
La sanità è tra le prime preoccupazioni dei cittadini, che in coro lamentano gravi carenze nelle prestazioni ricevute e di risorse. L’Ue si propone di offrire una visione statistica attraverso indagini quinquennali: l'ultima risale al 2019. Il confronto tra i risultati dell’indagine relativamente al ricorso ai servizi della sanità e alle limitazioni di accesso nelle otto maggiori Regioni italiane a statuto ordinario. Il ruolo dei medici di famiglia.
Un riconoscimento importante alla professionalità e alla volontà dei professionisti di tutelare la salute di tutti. Il ringraziamento al Capo dello Stato e al ministro della Salute per aver riconfermato il ruolo essenziale delle professioni nel Ssn.