Le attività libero-professionali intramoenia
Le prestazioni intramoenia consentono alle aziende sanitarie di beneficiare di entrate aggiuntive e riducono la pressione sulle liste di attesa. I dati dell'ultimo rapporto Agenas.
Laureato in Economia e commercio all’università di Firenze con il massimo dei voti e la lode, Luciano Pallini è stato dal 1970 al 1975 responsabile dell’Ufficio studi del Comune di Pistoia. Qui, dal 1975 al 1988, ha ricoperto diverse cariche elettive.
Già componente del consiglio di amministrazione dell’Irpet e della S.a.t. “Galileo Galilei” di Pisa, svolge da trent'anni attività di consulenza alle imprese e di ricerca economica. Attualmente svolge attività di coordinamento del Centro studi Ance Toscana e del Centro studi della Fondazione Filippo Turati. Presiede inoltre l’associazione E.s.t. (Economia società territorio) con la quale realizza progetti di sviluppo basati sulle risorse locali, in particolare i beni culturali.
Laureato in Economia e commercio all’università di Firenze con il massimo dei voti e la lode, Luciano Pallini è stato dal 1970 al 1975 responsabile dell’Ufficio studi del Comune di Pistoia. Qui, dal 1975 al 1988, ha ricoperto diverse cariche elettive.
Già componente del consiglio di amministrazione dell’Irpet e della S.a.t. “Galileo Galilei” di Pisa, svolge da trent’anni attività di consulenza alle imprese e di ricerca economica. Attualmente svolge attività di coordinamento del Centro studi Ance Toscana e del Centro studi della Fondazione Filippo Turati. Presiede inoltre l’associazione E.s.t. (Economia società territorio) con la quale realizza progetti di sviluppo basati sulle risorse locali, in particolare i beni culturali.
Le prestazioni intramoenia consentono alle aziende sanitarie di beneficiare di entrate aggiuntive e riducono la pressione sulle liste di attesa. I dati dell'ultimo rapporto Agenas.
La sanità, come ci dicono i sondaggi di opinione e le ormai frequenti inchieste giornalistiche sul tema, è una questione centrale per i cittadini. Ma quali sono nello specifico le percezioni degli italiani sul nostro sistema sanitario? Riprendiamo da Percorsi di secondo welfare una sintesi dell'approfondimento curato da Luciano Pallini sulla base dei dati offerti dall’Indagine europea sulla salute 2019. L'articolo evidenzia la necessità, prima ancora che di nuove risorse, di recuperare efficienza ed efficacia della spesa: non si può, infatti, versare acqua in un secchio bucato e poi lamentarsi perché questo non si riempie.
Secondo i risultati dell’ultima Indagine europea sulla salute (EHIS), effettuata nel 2019, nell’Ue i cittadini che non riescono a ricevere le prestazioni sanitarie loro prescritte per ragioni di lista di attesa sono in media il 19,4%. Con molte, differenze, però, tra un Paese e l’altro. Tra i fattori determinanti anche la spesa pro-capite.
I risultati dell'ultima Indagine europea sulla salute (EHIS) rivelano aspetti sul rapporto tra i cittadini e le prestazioni sanitarie in Italia, mostrando ad esempio quanto vi incidano fattori quali liste d'attesa, ritardi, difficoltà nei trasporti e costi.
Quarto appuntamento con l'approfondimento sul rapporto degli italiani con la sanità a partire dall'Indagine europea sulla salute (EHIS). Stavolta il tema trattato è quello dei ricoveri ospedalieri.
Gli esami specialistici, dall'eccesso di domanda alle liste d'attesa, sono il tema del terzo articolo di approfondimento attorno al rapporto dei cittadini italiani con la sanità. La serie è realizzata a partire dai risultati ottenuti per il nostro Paese da un'indagine condotta a livello europeo.
Seconda parte del nostro approfondimento sul rapporto dei cittadini con la sanità e su come il nostro Paese si colloca a tal proposito nel panorama europeo: in questo articolo è trattato, in particolare, il ruolo del medico specialista. Tra i fattori presi in considerazione ci sono la frequenza nelle visite, la presenza di esenzioni e i costi, le differenze tra pubblico e privato.
La sanità è tra le prime preoccupazioni dei cittadini, che in coro lamentano gravi carenze nelle prestazioni ricevute e di risorse. L’Ue si propone di offrire una visione statistica attraverso indagini quinquennali: l'ultima risale al 2019. Il confronto tra i risultati dell’indagine relativamente al ricorso ai servizi della sanità e alle limitazioni di accesso nelle otto maggiori Regioni italiane a statuto ordinario. Il ruolo dei medici di famiglia.
L'autonomia differenziata sembra la via per ottenere efficienza, innovazione e flessibilità, ma al contempo suscita timori sul possibile aumento delle disuguaglianze. Il punto cruciale dei servizi garantiti. La soluzione per garantire gli stessi diritti ai cittadini non è, inoltre, legata al mero incremento di fondi. L'approfondimento a cura del dottor Luciano Pallini, direttore del Centro studi della Fondazione Turati.
Com'è cambiata la spesa per la sanità delle Regioni, qual è il divario tra l’una e l’altra? Che impatto hanno avuto l’emergenza e le risorse stanziate per fronteggiarla? A partire dai dati di quattro Regioni e da svariati aspetti, tra cui la spesa e i risultati alle valutazioni dei cittadini, un confronto tra i modelli di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana.