Lunedì 22 gennaio 2024 alle ore 17,30 il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze ospita la presentazione del libro «Il socialismo riformista e la questione migratoria. 1876 – 1990» (Lucia Pugliese editore – Il Pozzo di Micene 2019) a cura di Andrea Giaconi. Si tratta del quarto titolo – appartenente alla serie dedicata ai temi – della Piccola biblioteca del Riformismo socialista, collana voluta dalla Fondazione Filippo Turati Onlus e diretta da Zeffiro Ciuffoletti, che firma la prefazione del volume. All’appuntamento, nella sala Ferri di Palazzo Strozzi, intervengono, oltre a Giaconi e Ciuffoletti, l’onorevole Federico Gianassi (Camera dei deputati, Partito democratico), il senatore Riccardo Nencini (presidente del Vieusseux) e Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Turati. L’incontro offrirà l’occasione di ricordare la figura di Nicola Cariglia, che volle la collana realizzata dalla Turati per sottolineare l’apporto dei riformisti.
«Il socialismo riformista e la questione migratoria. 1876 – 1990» contiene un focus sull’evoluzione storica della questione migratoria in Italia dalla Grande emigrazione di fine Ottocento alla radicale trasformazione della penisola in potente polo attrattivo per i flussi migranti, attraverso il filtro della cospicua produzione socialista in materia tanto a livello d’interventi quanto a livello di studi. L’emigrazione italiana nel mondo e la sua ascesa tumultuosa fino allo scoppio della Prima guerra mondiale (nonché le sue vicende durante e dopo il conflitto) conobbero il subitaneo interessamento socialista. In questo resoconto di un difficile e sofferto arco di tempo storico-sociale emerge tristemente, in tutte le sue espressioni, anche il dramma degli emigranti italiani che furono vittime di ogni forma di sfruttamento. Da parte socialista ne seguì una produzione animata dall’ideale della giustizia sociale, la quale fu copiosa e si rafforzò, tra il 1922 e il ’45, nella sua accezione di antifascismo e supporto al fuoruscitismo.
Nella seconda metà del Novecento, anche con il passaggio delle forze socialiste al governo, il sostegno alle migrazioni si andò intrecciando con una necessità sempre più pressante di gestione dei flussi. La fine degli anni Settanta e la trasformazione dell’Italia in un Paese d’immigrazione furono l’arduo banco di prova su cui il socialismo fu portato a tradurre le proprie intenzioni di riforma in legge, riuscendovi nel 1990. Avvalendosi di alcuni tra i testi più significativi per la relazione tra socialismo e migrazioni, il volume riflette sul supporto dato dal riformismo alla prospettiva storica italiana in merito al «fattore migrante», offrendo al contempo una sorta di bilancio della produzione socialista in materia.
Per informazioni: Fondazione Filippo Turati Onlus – tel. 0573 976143