• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • QUESTA INIZIATIVA
  • AUTORI
  • CONTATTI

Senzeta

Mensile di utilità scientifiche e culturali

  • Focus
  • Primo piano
  • Idee e proposte
  • Approfondimenti
  • Cultura
  • Studi e ricerche
  • Segnalazioni
riforma
L'articolo "Una riforma per proteggere gli anziani" è comparso su Repubblica Salute il 26 agosto 2021.

“Una riforma per proteggere gli anziani”

Un articolo comparso su Repubblica Salute del 26 agosto scorso, firmato da Roberto Bernabei, Francesco Landi e Graziano Onder, approfondisce e affronta il tema delle Rsa. «Epicentro nei primi mesi della pandemia, ora sono abbandonate dagli utenti. E dimenticate dal Pnrr. Ma vanno cambiate e finanziate. Per assicurare assistenza a chi ne ha più bisogno».

1/09/21 - Redazione

“Una riforma per proteggere gli anziani”

di Roberto Bernabei, Francesco Landi e Graziano Onder (da Repubblica Salute, anno 3 n. 8, 26 agosto 2021)

“In Italia ci sono oltre 3.400 Rsa (o strutture residenziali per assistenza socio sanitaria alle persone non autosufficienti, come sarebbe più corretto chiamarle, che ospitano ogni anno circa 290 mila anziani. L’assistenza in queste strutture rientra tra le prestazioni essenziali che sono garantite dal Servizio sanitario nazionale. Nonostante ciò, il settore Rsa in Italia è meno sviluppato rispetto a quanto non lo sia in altri Paesi europei: basti pensare che nel nostro la disponibilità di posti letto è pari a circa il 2% della popolazione ultrasessantacinquenne, contro il 5% in Francia o in Germania.

L’epidemia di Covid-19 ha messo a nudo la fragilità di queste strutture. I rapporti dell’Istituto superiore di sanità (Iss) hanno mostrato come nella prima fase epidemica le Rsa fossero spesso prive di dispositivi di protezione individuale, avessero personale insufficiente e scarsamente formato, non fossero adeguatamente collegate con gli ospedali. A causa dell’epidemia Covid-19, nel marzo-aprile 2020 il numero di decessi nelle Rsa è più che raddoppiato rispetto alla media del quinquennio 2015-2019. Una tragedia ben nota ed evidenziata dai media.

Queste criticità, osservate peraltro anche in altri paesi europei e nord americani, hanno portato a un progressivo allontanamento degli anziani da queste strutture (fino al 25% dei posti letto nelle strutture non sono occupati) con un conseguente importante danno economico al settore, in gran parte privato in cui lavorano circa 200 mila persone.

Se le scelte future in tema di politiche sanitarie devono essere guidate dalle lezioni imparate dall’epidemia Covid-19, appare prioritario riformare il settore delle Rsa, che più degli altri ha rilevato criticità negli ultimi mesi (…)”. Per proseguire la lettura dell’articolo “Una riforma per proteggere gli anziani”, da Repubblica Salute del 26 agosto 2021, cliccare qui.

Archiviato in:Evidenza, Segnalazioni Contrassegnato con: anziani, coronavirus, covid-19, Focus Rsa, Long Term Care, non autosufficienza, PNRR, Recovery Fund, Rsa, welfare

Info Redazione

Post precedente: « A Firenze si è tenuto il convegno “Oltre la Rsa”
Post successivo: I numeri, veri, del Covid-19 »

Barra laterale primaria

Approfondimenti specialistici

pet therapy

In tema di pet therapy

27/12/18 - Prof. Marco Ricca

Dal rapporto di empatia tra l’uomo e gli animali un grande miglioramento nelle condizioni fisiche, comportamentali, psicologiche ed emotive delle persone anziane, e anche un potente antidoto contro la solitudine. Tanto che la pet therapy è riconosciuta dal Ssn.

Validation Therapy caregiver

Validation, tornare al passato per ritrovare il presente

22/03/18 - Dr.ssa Giuseppina Carrubba

La Validation therapy nasce dall’intuizione di una psicologa americana, Naomi Feil. Capì che per l’anziano disorientato tornare al passato poteva ridare un senso al presente e che alcune tecniche di comunicazione interpersonale studiate ad hoc potevano essere utili a comunicare con lui.

memoria

La memoria: fascino e cruccio

6/02/18 - Prof. Marco Ricca

Anche per la perdita di memoria, che Eschilo definì la “madre di ogni saggezza”, la diagnosi precoce svolge un ruolo fondamentale. Per correre ai ripari, specie in caso di significative amnesie, esistono terapie ad hoc e speciali mnemotecniche.

degenerazione maculare legata all'età

La degenerazione maculare legata all’età o Dmle

31/01/18 - Prof. Alberto De Napoli

Questa patologia, provocata solitamente da una combinazione di fattori genetici e ambientali, rappresenta la principale causa di perdita della vista dopo i 50 anni. Per i soggetti a rischio, dunque, è indispensabile sottoporsi a controlli periodici.

osteoporosi

Osteoporosi, chi si ferma è perduto

29/01/18 - Dr.ssa Iolanda Maria Rutigliano

Guida alle strategie più efficaci per prevenire e combattere l’osteoporosi, malattia silente che colpisce donne e uomini dai 50 in su. Tra i fattori determinanti l’esercizio fisico e l’alimentazione.

Footer

Senzeta.it
Notiziario di utilità scientifiche e culturali
della Fondazione Turati Onlus
Registrato al Tribunale di Pistoia al n. 409 del 9 marzo 2018.


Direttore Responsabile
Giancarlo Magni

Archivio articoli

  • Approfondimenti specialistici
  • Cultura
  • Evidenza
  • Focus
  • Idee e proposte
  • News
  • Primo piano
  • Segnalazioni
  • Studi e ricerche
  • Email
  • Facebook

Copyright © 2022 · Fondazione Filippo Turati Onlus. Tutti i diritti riservati.