Un manifesto per le Rsa
Tredici associazioni nazionali del settore Rsa hanno sottoscritto un manifesto con alcune richieste rivolte al Governo, ispirate a un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile.
Tredici associazioni nazionali del settore Rsa hanno sottoscritto un manifesto con alcune richieste rivolte al Governo, ispirate a un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile.
Per Franca Maino è difficile intravedere elementi positivi nel provvedimento appena varato dal Governo per attuare la riforma della long term care. Su Percorsi di secondo welfare un’intervista alla sociologa, che afferma: «La strada da percorrere è ancora lunga e oggi appare più accidentata di quanto ci auspicavamo».
Le 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, al quale aderisce Percorsi di secondo welfare, lanciano un appello forte e chiaro alla viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali: evitiamo il naufragio della riforma. Come? Iniziando a rispettare tempi e criteri per la scrittura dei Decreti attuativi della Legge 33/2023.
Importanti contributi e interventi, il 6 dicembre scorso, al convegno promosso dalla Fondazione Turati a Firenze per parlare di «Legge finanziaria, welfare e terzo settore: quale futuro?».
L'ultimo report dell'Istat sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie conferma il divario tra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda l'offerta di presidi residenziali. Il documento descrive la situazione al 31 dicembre 2021.
Mercoledì 6 dicembre alle 9 a Palazzo Strozzi Sacrati l’appuntamento promosso dalla Fondazione Turati, dal titolo «Legge finanziaria, welfare e terzo settore: quale futuro?»
Soddisfazione per la delibera sull’adeguamento della quota sanitaria, ma resta preoccupazione per il settore: “Ora dare concretezza agli altri punti del protocollo d’intesa, dalla formazione alla revisione dei modelli assistenziali”.
Su welforum.it – Osservatorio nazionale sulle politiche sociali, Franco Pesaresi tratta il tema della spesa pubblica per Long-term care nel nostro Paese mostrando che, negli ultimi 10 anni, sono diminuite le risorse per le cure di lungo termine agli anziani non autosufficienti. Un aspetto, questo, decisamente critico, dato l'invecchiamento della popolazione italiana e, con esso, l'aumento di bisogni riguardanti la non autosufficienza.
Le proposte per il rilancio dell’assistenza territoriale individuate dal Coordinamento nazionale interassociativo del settore sociosanitario, che riunisce le associazioni rappresentative degli enti gestori dei servizi di assistenza a persone non autosufficienti in ambito residenziale, semiresidenziale e domiciliare, con oltre 1,5 milioni di utenti assistiti e circa un milione di addetti.
Durante la pandemia da Covid-19 le Rsa, e in generale le strutture residenziali e ospedaliere, hanno subito pesanti critiche dall’opinione pubblica in merito al loro funzionamento. Su "I luoghi della cura online", rivista del Network Non Autosufficienza, Elena Macchioni e Riccardo Prandini propongono un’analisi di quanto avvenuto puntando l’attenzione su un “fallimento di sistema” delle cure garantite nel nostro Paese e mettendo in luce alcuni punti centrali per una riorganizzazione del sistema di Long Term Care, che vede nella residenzialità un nodo centrale nella presa in carico degli anziani fragili. Pubblichiamo l'articolo apparso su www.luoghicura.it